Lucrezia Marinella (1571-1653)

Lucrezia Marinella nacque a Venezia nel 1571, figlia del medico e filosofo naturale Giovanni Marinelli; non si conosce il nome della madre. Lucrezia aveva una sorella, Diamantina, e due fratelli, Curzio e il reverendo Padre Fra Angelico. La famiglia Marinelli era benestante, appartenente alla classe dei cittadini, ovvero il ceto immediatamente inferiore a quello dei patrizi. Il 31 agosto del 1607, Marinella sposò il medico padovano Girolamo Vacca, con cui ebbe due figli, Antonio e Paulina. Marinella morì, probabilmente di malaria, nel 1653.

Dato l’interesse di Giovanni Marinelli per la condizione femminile (pubblicò due libri rivolti alle donne, Gli ornamenti delle donne [1562] e Le medicine partenenti alle infirmità delle donne [1563]), è ipotizzabile che egli abbia favorito gli studi della figlia. La scrittrice ebbe accesso alla biblioteca paterna e a quella del fratello Curzio. Il contesto familiare privilegiato permise a Marinella di crescere in un ambiente culturalmente stimolante e di dedicarsi a studi estremamente avanzati per una donna dell’epoca: la sua educazione potrebbe infatti essere paragonabile alla formazione di un giovane uomo della sua stessa posizione sociale[1]. Nel 1604, Francesco Sansovino elogiò la sua dedizione al perseguimento della conoscenza: “standosene nella sua camera tutto il giorno rinchiusa, e attendendo con vivo spirito a gli studi delle belle lettere, vi ha fatto maraviglioso profitto”[2]. Secondo l’encomio di Cristofano Bronzino nel suo Dialogo della dignità e nobiltà delle donne (1624), Marinella era particolarmente versata nella poesia e nella filosofia e suonava anche diversi strumenti, in particolare il liuto[3]. L’introduzione dell’editore all’agiografia De’ gesti heroici e della vita meravigliosa della serafica Santa Caterina da Siena (1624) di Marinella proclama che il libro “abbonda di Sapienza Teologica,”[4] e nella prefazione a Le vittorie di Francesco Il Serafico. Li passi gloriosi della Diva Chiara (1643) il testo viene descritto come “teologico e filosofico libro”[5]. Tali attestazioni di stima per l’erudizione dell’autrice venivano raramente rivolte a scritti di donne.

Al giorno d’oggi, la scrittrice veneziana è celebre per essere stata una delle prime donne in Italia ad esprimersi nella querelle des femmes attraverso il trattato protofemminista La nobiltà et l’eccellenza delle donne (1600). Tuttavia, Marinella fu l’autrice più prolifica della sua epoca e si cimentò in una straordinaria gamma di generi: i suoi scritti comprendono un’epopea mitologico-allegorica (Amore innamorato et impazzato [1598]), un romanzo pastorale (Arcadia felice [1605]), una serie di interpretazioni allegoriche del poemetto Le lagrime di San Pietro di Luigi Tansillo (1606), un poema eroico (L’Enrico overo Bisantio acquistato [1635]), due trattati (La nobiltà et l’eccellenza delle donne [1600]; Essortationi alle donne e a gli altri se saranno a grado [1645]) e un volume di versi religiosi (Rime sacre [1603]). Il genere che prediligeva era l’agiografia: la sua prima opera fu La Colomba sacra (1595), un poema sulla vergine martire santa Colomba di Sens, a cui seguirono la Vita del serafico et glorioso San Francesco… Con un discorso del rivolgimento amoroso verso la somma bellezza (1597), La vita di Maria Vergine Imperatrice dell’universo in prosa e in ottava rima (1602), De’ gesti heroici e della vita meravigliosa della serafica Santa Caterina da Siena (1624), Le vittorie di Francesco il Serafico. Li passi gloriosi della Diva Chiara (1643) e Holocausto d’amore della vergine Santa Giustina (1648).

Marinella godette di uno stretto legame con la seconda Accademia Veneziana: Battista Ciotti, il tipografo ufficiale dell’Accademia, era il suo editore abituale; inoltre, l’autrice dedicò La nobiltà et l’eccellenza delle donne a Lucio Scarano, segretario dell’Accademia. Come testimoniano numerosi scambi poetici e sonetti prefatori alle sue opere, Marinella frequentò anche altri letterati, come il poeta Celio Magno (1536-1602). La scrittrice era stimata da molti suoi contemporanei: Francesco Sansovino la annoverò tra le tre più grandi scrittrici veneziane (con Cassandra Fedele e Moderata Fonte) nell’edizione di Venetia città nobilissima del 1604, il canonico lateranense Pietro Paolo di Ribera Valentiano la incluse tra le donne eroiche celebrate nel suo Le glorie immortali dei trionfi, et heroiche imprese d’ottocento quarantacinque Donne Illustri antiche e moderne, e Francesco Agostino Della Chiesa la descrisse come “donna d’eloquenza e dottrina mirabile, la quale nel comporre massime in versi s’è innalzata tanto alto, ch’io credo [...] non potersi trovar chi uguagliar la possa”[6].

L’autrice si premurò di promuovere i suoi scritti anche oltre i confini della Repubblica di Venezia. La sua ambizione è chiaramente dimostrata dalle dediche effettuate in apertura ai testi: tra i destinatari delle sue opere ci sono due Granduchesse di Toscana, due Duchesse di Mantova, tre Dogi e un Papa. Inoltre, occasionalmente Marinella scrisse anche su commissione editoriale. Sotto molti aspetti, quindi, la sua carriera letteraria si avvicinò a quella di un autore di sesso maschile di pari livello sociale[7].

 

 

Opere di Lucrezia Marinella:

Marinella, Lucrezia, La Colomba sacra, poema heroico (Venezia: Giovanni Battista Ciotti, 1595).

—, Vita del serafico, et glorioso San Francesco… Con un discorso del rivolgimento amoroso verso la somma bellezza (Venezia: Pietro Maria Bertano e Fratelli, 1597).

—, La nobiltà et eccellenze delle donne, et i diffetti, e mancamenti de gli huomini (Venezia: Giovanni Battista Ciotti, 1600)

—, La nobiltà et l’eccellenza delle donne, co’ difetti et mancamenti de gli huomini (Venezia: Giovanni Battista Ciotti, 1601).

—, La vita di Maria Vergine imperatrice dell’universo, descritta in prosa, et in ottava rima (Venezia: Barezzo Barezzi, 1602).

—, Rime sacre (Venezia: Collosini, 1603).

—, Arcadia felice (Venezia: Giovanni Battista Ciotti, 1605).

—, Vita del serafico et glorioso San Francesco, descritta in ottava rima (Venezia: Barezzo Barezzi, 1605).

—, L’imperatrice dell’universo (Bergamo: Comin Ventura, 1605).

—, “Vita del serafico et glorioso San Francesco, descritta in ottava rima.” In Sete canzoni di sette famosi autori in lode del serafico padre San Francesco, e del sacro Monte della Verna (Firenze: Giovanni Antonio Caneo e Raffaello Grossi, 1606).

—, La vita di Maria Vergine imperatrice dell’universo… descritta in prosa & poema heroico (Venezia: Barezzo Barezzi, 1610).

—, La vita di Maria Vergine imperatrice dell’universo, descritta in prosa, et in ottava rima… aggiuntevi le vite de’ dodici heroi di Christo, e de’ quattro evangelisti (Venezia: Barezzo Barezzi, 1617).

—, Amore innamorato, et impazzato, poema… con gli argomenti, et allegorie a ciascun canto (Venezia: Giovanni Battista Combi, 1618).

—, La nobiltà et l’eccellenza delle donne, co’ difetti e mancamenti de gli huomini (Venezia: Giovanni Battista Combi, 1621).

—, De’ gesti heroici e della vita meravigliosa della serafica Santa Caterina da Siena libri sei (Venezia: Barezzo Barezzi, 1624).

—, L’Enrico, overo Bisantio acquistato, poema heroico (Venezia: Ghirardo Imberti, 1635).

—, Le vittorie di Francesco il serafico, li passi gloriosi della diva Chiara (Padova: Giulio Crivellari, 1643).

—, Essortationi alle donne et a gli altri se saranno loro a grado (Venezia: Francesco Valvasense, 1645).

—, Holocausto d’amore della vergine Santa Giustina (Venezia: Matteo Leni, 1648).

—, “Rime sacre.” In Rime delle signore Lucrezia Marinella, Veronica Gambara, ed Isabella Della Morra… con una giunta di quelle… della signora Maria Selvaggia Borghini (Napoli: Antonio Bulifon, 1693).

 

Opere di Lucrezia Marinella, edizioni moderne:

Marinella, Lucrezia, “Vita del glorioso e serafico San Francesco” & “Rivolgimento amoroso dell’uomo verso la divina bellezza.” In Guido Mongini, “‘Nel cor ch’è pur di Cristo il tempio:’ La Vita del serafico e glorioso San Francesco di Lucrezia Marinella tra influssi ignaziani, spiritualismo, e prisca teologia,” Archivio italiano per la storia della pietà, 10 (1997) pp. 359-453.

—, Arcadia Felice, a cura di Françoise Lavocat (Firenze: Olschki, 1998).

—, The Nobility and Excellence of Women, tradotto e curato da Anne Dunhill, con un’introduzione di Letizia Panizza (Chicago: University of Chicago Press, 1999).

—, “The Life of the Virgin Mary, Empress of the Universe.” In Who is Mary? Three Early Modern Women on the Idea of the Virgin Mary, tradotto e curato da Susan Haskins (Chicago: The University of Chicago Press, 2008).

—, Enrico, or Byzantium Conquered: A Heroic Poem, tradotto e curato da Maria Galli Stampino (Chicago: University of Chicago Press, 2009).

—, L’Enrico, overo Bisanzio acquistato, a cura di Maria Galli Stampino (Modena: Mucchi, 2011).

—, De’ gesti eroici e della vita maravigliosa della Serafica S. Caterina da Siena, a cura di Armando Maggi (Ravenna: Longo, 2011).

—, Exhortations to Women and to Others if They Please, tradotto e curato da Laura Benedetti (Toronto: Centre for Reformation and Renaissance Studies, 2012).

—, Vita del serafico et glorioso San Francesco; Le vittorie di Francesco il Serafico. Li passi gloriosi della diva Chiara, a cura di Armando Maggi (Ravenna: Longo, 2018).

 

Bibliografia:

Allen, Prudence e Filippo Salvatore, “Lucrezia Marinelli and Woman’s Identity in Late Italian Renaissance,” Renaissance and Reformation/Renaissance et Réforme, 28.4 (1992) pp. 5–39.

Benedetti, Laura. “Lucrezia Marinella.” In Dictionary of Literary Biography: Seventeenth-Century Italian Poets and Dramatists, a cura di Albert N. Mancini e Glenn Palen Pierce (Detroit: Thomson Gale, 2008) pp. 182–190.

Bronzino, Cristofano, Della dignità e nobiltà delle donne (Firenze: Zanobi Pignoni, 1624).

Chemello, Adriana, “La donna, il modello, l’immaginario: Moderata Fonte e Lucrezia Marinella.” In Nel cerchio della luna: figure di donna in alcuni testi del XVI secolo, a cura di Marina Zancan (Venezia: Marsilio, 1983) pp. 95-170.

Cox, Virginia, Women’s Writing in Italy, 1400-1650 (Baltimore: Johns Hopkins University Press, 2008).

—, The Prodigious Muse: Women’s Writing in Counter-Reformation Italy (Baltimore: John Hopkins University Press, 2011).

Galli Stampino, Maria, “Lucrezia Marinella,” Oxford Bibliographies (2019).

Haskins, Susan, “Vexatious Litigant, or The Case of Lucrezia Marinella? New Documents Concerning Her Life. Part I.” Nouvelles de la république des letteres, 1 (2006) pp. 81-128.

—, “Vexatious Litigant, or The Case of Lucrezia Marinella? New Documents Concerning Her Life. Part II.” Nouvelles de la république des lettres, 1-2 (2007) pp. 203-230.

Kolsky, Stephen, “The Literary Career of Lucrezia Marinella (1571-1653): The Constraints of Gender and the Writing Woman.” In Rituals, Images, and Words: Varieties of Cultural Expression in Late Medieval and Early Modern Europe, a cura di F.W. Kent e Charles Zika, (Turnhout: Brepols, 2005) pp. 325-342.

—, “The Literary Career of Lucrezia Marinella (1571–1653): The Constraints of Gender and the Writing Woman.” In Ritual, Images, and Words: Varieties of Cultural Expressions in Late Medieval and Early Modern Europe, a cura di F. W. Kent e Charles Zika (Turnhout: Brepols, 2005) pp. 325–342.

Malpezzi Price, Paola e Christine Ristaino, Lucrezia Marinella and the “Querelle des Femmes” in Seventeenth-Century Italy (Madison, NJ: Fairleigh Dickinson University Press, 2008).

—, “Lucrezia Marinella (1571–1653).” In Italian Women Writers: A Bio-bibliographical Sourcebook, a cura di Rinaldina Russell (Westport, CT: Greenwood, 1994) pp. 234–241.

Sansovino, Francesco, Venezia città nobilissima et singolare. Descritta già in XIII Libri (Venezia: Altobello Salicato, 1604).

Zaja, Paolo, “Marinelli, Lucrezia,” Dizionario Biografico degli Italiani, Vol. 70 (2008).


[1] Virginia Cox, The Prodigious Muse: Women’s Writing in Counter-Reformation Italy (Baltimore: John Hopkins University Press, 2011) p. 11.

[2] Francesco Sansovino, Venezia città nobilissima et singolare. Descritta già in XIII Libri (Venezia: Altobello Salicato, 1604) p. 426.

[3] “Donna maravigliosa e veramente dotta […] nella poesia di leggiadro, pulito, ed elegante stile dotata, ma nella filosofia molto intendente; nella musica poi è molto versata, sonando e cantando soavemente di vari strumenti, e di liuto in particolare con molta eccellenza, e con armonia incredibile.” Cristofano Bronzino, Della dignità e nobiltà delle donne (Firenze: Zanobi Pignoni, 1624) pp. 112-113.

[4] Barezzo Barezzi, “A’ Nobilissimi Lettori.” In Lucrezia Marinella, De’ gesti heroici, e della vita meravigliosa della serafica S. Caterina da Siena (Venezia: Barezzo Barezzi, 1624) numero di pagina assente.

[5] Lucrezia Marinella, Vita del serafico et glorioso S. Francesco e Le vittorie di Francesco il Serafico. Li passi gloriosi della diva Chiara, a cura di Armando Maggi (Ravenna: Longo Editore, 2018) p. 97.

[6] Haskins, Susan, “Vexatious Litigant, or The Case of Lucrezia Marinella? New Documents Concerning Her Life. Part I.” Nouvelles de la république des letteres, 1 (2006) p. 85.

[7] Virginia Cox, The Prodigious Muse: Women’s Writing in Counter-Reformation Italy (Baltimore: John Hopkins University Press, 2011) pp. 6-7.

Indietro
Indietro

Camilla Scarampi (ca.1470/75-1540)

Avanti
Avanti

Isabella Andreini (1562-1604)